![]() |
L'italiano medio lobotomizzato |
Passarono gli anni e venne organizzata una grande festa, per immortalare una felicità effimera che divenisse noiosa quotidianità, e a questo evento vennero invitati tutti, vecchi, adulti e bambini, tutti parteciparono alla grande festa della lobotomizzazione. Per anni, come goccia sulla roccia, il cervello di questo grande popolo è stato scavato ed eroso, in profondità, fin dentro la sua essenza più pura. La spazzatura mediatica si è riprodotta come una sorta di virus letale, diffondendosi inarrestabile ed irresistibile, la gente è stata contagiata, inerme ed immobile, senza una ragione, senza un senso razionale. La gente italiana ha subito lo smaltimento illegale dei rifiuti d'informazione, è stata nutrita come vacche d'ingrasso con scarti mediatici, ed ha subito danni gravissimi a tutti gli organi preposti alla percezione della propria sensibilità sociale e razionalità, sviluppando una sorta di falsa emotività, basata su valori capovolti e geneticamente modificati, dei valori trasformati in disvalori, ed è cresciuta in questa montagna di immondizia comunicativa. Generazioni hanno smesso di sognare e di ambire, quintali di culi e tette hanno inondato la quotidianità, banalizzandone il significato, milioni di messaggi fuorvianti hanno trasformato il senso civico in irrimediabile avarizia e preoccupante individualità, gettando milioni di persone figlie della comunicazione globale in un isolamento umano senza precedenti. I media sono stati solo esclusivamente utilizzati per vendere, e per farlo hanno puntato solo su determinati modelli, quelli più adatti allo scopo commerciale, il potere ha dettato le regole della comunicazione, alterandone e distruggendone la sacralità del ruolo, quello di informare. L'informazione ha smesso di esistere e di funzionare, mentre la merda ha cominciato a scorrere infinita sugli schermi e sui giornali. Il cervello degli italiani è stato ferocemente lobotomizzato. Nessuno oramai è più in grado di distinguere l'importanza di un evento da un sorriso ammiccante di una velina, nessuno ha più la voglia di combattere per migliorare la società, se il rischio è quello di perdere l'ultima puntata del grande fratello. Oggi il sistema trema e scricchiola sotto i colpi di una credibilità oramai smarrita e ci si interroga su quale sarà il nostro futuro, ammesso che ve ne sia uno. L'Italia ha smesso d'esser desta e vive un letargo sociale e mentale che gela il sangue nelle vene. L'unica speranza è che qualcuno, ed io mi arrogo il diritto d'esser annoverato tra questi, si è accorto di aver subito questo processo e si ribella, conservando e preservando ancora quel paio d'etti di cervello che ancora non gli è stato affettato e confezionato.