sabato 24 settembre 2011

Lobotomization party

L'italiano medio lobotomizzato
C'era una volta un paese fatto da gente di passione, capace di lavorare, di sudare, di piangere e gioire, gente capace di inventarsi un'impresa, di crederci e fallire, ricostruire e fallire di nuovo, ed avere sempre risorse infinite da dedicare al futuro. C'era una volta un paese fatto di gente umile ed onesta, capace di lasciare la propria casa per un avvenire migliore, più prospero e promettente, gente fatta di lacrime ed emozioni, sogni, speranze ed ambizioni, dotata d'una forza d'animo irripetibile ed imperfetta, grande quanto l'infinito dell'universo. Questa gente era forte, con radici immortali che affondavano in una terra pura e fertile, consapevole della ricchezza delle proprie origini, fatta da nomi eccellenti, nell'arte, nella cultura, nella tradizione, nella storia, nella politica e dialettica sociale, un mondo prezioso ed unico chiamato Italia. I giovani di questa terra morirono intrepidi per amor di patria, divenendo portabandiera immortali di colori sacri, il rosso, il bianco ed il verde. Questa era la mia terra, questo il mio popolo, destinato ad un futuro grandioso perchè grandiosa era la sua forza e la sua anima.
Passarono gli anni e venne organizzata una grande festa, per immortalare una felicità effimera che divenisse noiosa quotidianità, e a questo evento vennero invitati tutti, vecchi, adulti e bambini, tutti parteciparono alla grande festa della lobotomizzazione. Per anni, come goccia sulla roccia, il cervello di questo grande popolo è stato scavato ed eroso, in profondità, fin dentro la sua essenza più pura. La spazzatura mediatica si è riprodotta come una sorta di virus letale, diffondendosi inarrestabile ed irresistibile, la gente è stata contagiata, inerme ed immobile, senza una ragione, senza un senso razionale. La gente italiana ha subito lo smaltimento illegale dei rifiuti d'informazione, è stata nutrita come vacche d'ingrasso con scarti mediatici, ed ha subito danni gravissimi a tutti gli organi preposti alla percezione della propria sensibilità sociale e razionalità, sviluppando una sorta di falsa emotività, basata su valori capovolti e geneticamente modificati, dei valori trasformati in disvalori, ed è cresciuta in questa montagna di immondizia comunicativa. Generazioni hanno smesso di sognare e di ambire, quintali di culi e tette hanno inondato la quotidianità, banalizzandone il significato, milioni di messaggi fuorvianti hanno trasformato il senso civico in irrimediabile avarizia e preoccupante individualità, gettando milioni di persone figlie della comunicazione globale in un isolamento umano senza precedenti. I media sono stati solo esclusivamente utilizzati per vendere, e per farlo hanno puntato solo su determinati modelli, quelli più adatti allo scopo commerciale, il potere ha dettato le regole della comunicazione, alterandone e distruggendone la sacralità del ruolo, quello di informare. L'informazione ha smesso di esistere e di funzionare, mentre la merda ha cominciato a scorrere infinita sugli schermi e sui giornali. Il cervello degli italiani è stato ferocemente lobotomizzato. Nessuno oramai è più in grado di distinguere l'importanza di un evento da un sorriso ammiccante di una velina, nessuno ha più la voglia di combattere per migliorare la società, se il rischio è quello di perdere l'ultima puntata del grande fratello. Oggi il sistema trema e scricchiola sotto i colpi di una credibilità oramai smarrita e ci si interroga su quale sarà il nostro futuro, ammesso che ve ne sia uno. L'Italia ha smesso d'esser desta e vive un letargo sociale e mentale che gela il sangue nelle vene. L'unica speranza è che qualcuno, ed io mi arrogo il diritto d'esser annoverato tra questi, si è accorto di aver subito questo processo e si ribella, conservando e preservando ancora quel paio d'etti di cervello che ancora non gli è stato affettato e confezionato.



4 commenti:

  1. che dire.. HAI RAGIONE al 100% ma credo che siamo arrivati al giro di BOA perche' peggio di cosi' non si puo'. tocca inventare un nuovo futuro, fuori dagli schemi e non piu' fondato sul denaro, credo che questo sia ormai inevitabile, Grande Andrea, ti ammiro molto, ciao, Marco.

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  2. Grazie Marco, ho dato vita a questo Blog proprio per superarla davvero quella maledetta boa, e giuro che ci riusciremo....

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  3. bravo, un occhio lo hai aperto adesso cerca di aprire velocemente anche l'altro. Sergio Bottazzi

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  4. Grande Sergio!! Adesso l'occhio che ho aperto darà una svegliata a quello ancora chiuso...

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